Questa volta, per la recensione, nonostante gli ottimi anime usciti nel 2019 (e sono davvero tanti e tutti altrettanto ottimi, di cui vi parlerò appena leggo anche i manga) ho deciso di prendere qualcosa di breve, ma al contempo piuttosto famoso
Elfen lied
Manga: 12 volumi (concluso)
Anime: 13 episodi, 25 min (concluso)
Genere: thriller, psicologico, splatter, fantascienza
VOTO: 6
Trama: La storia è ambientata nel Giappone moderno, Kamakura, nell’area cittadina e in un’area segreta (gestita da Kurama) dove vengono tenute recluse delle creature chiamate Diclonius, dei mutanti simili ad elfi, con due corna/orecchie sulla testa
e braccia invisibili chiamati vettori, e che li rendono dotati di una forza sovrumana, in grado di distruggere il mondo intero.
Per tale motivo vengono tenuti in prigione e usati per esperimenti, ma un una di loro, Lucy, riesce a fuggire in mare e ad arrivare a Kamakura.
Qui incontra due ragazzi, Kota e sua cugina Yuka,
che la ritrovano priva di memoria e con una personalità del tutto differente, come quella di una ragazza spaesata e indifesa, e
che la portano con loro ospitandola in casa (a villa Kaede), dandole il nome di "Nyu"
unica parola che la diclonius riesce ora a pronunciare.
Tuttavia, i militari della struttura vengono mandati alla sua ricerca, e iniziano così una serie di scontri che portano spesso a battaglie brutali, le cui situazioni estreme portano man mano la ragazza a ricordare il suo passato prima che fosse intrappolata nella struttura SPOILER oltre che a recuperare la sua memoria, così come quella di Kota, che quando era giovane ha subito uno dei traumi più profondi della sua vita, ovvero la morte di suo padre e sua sorella SPOILER. Per aiutare al recupero di Lucy vengono inviate anche altre Diclonius addestrate, tra le quali Nana
(allevata da Kurama come sua figlia)
e Mariko
(la vera figlia del professore)
le quali si scontrano duramente con Lucy, con esiti diversi
(Nana finisce poi in casa con i due ragazzi, mentre l'altra muore a seguito dello scontro)
. Nel corso della storia i due ragazzi incontrano anche una senzatetto scappata di casa, di nome Mayu, che finirà in casa assieme a loro. La maggior parte delle puntate viene incentrata sul riemergere dei ricordi dei protagonisti su fatti avvenuti in passato
(come il periodo di Lucy passato all'orfanotrofio e quello di Kouta trascorso con Lucy
Il susseguirsi degli eventi porterà infine ad uno scontro che coinvolgerà Mariko e Lucy in uno scontro all’ultimo sangue.
Si deve sottolineare, un po’ come accaduto per il trono di spade, che il manga e l’anime differiscono in molti punti, essendo la serie animata iniziata ad anime ancora non concluso e riadattata, soprattutto nel finale.
Luuungo spoiler:
- Nell’anime Lucy affronta i soldati e viene sconfitta, tuttavia al termine della puntata si vede la sua sagoma dietro Villa Kaede, che lascia immaginare sia ancora viva.
- Nel manga invece, dopo il combattimento, Lucy torna a casa senza corna e con una personalità infantile. Pian piano comincia a parlare, ma dopo una serie di vicende Kouta deve ucciderla, per evitare che l’incapacità di Luci nel gestire la sua personalità malvagia finisca per distruggere il mondo. Il ragazzo si reca dove aveva incontrato Lucy per la prima volta, per molti anni, ma poi si rassegna alla sua scomparsa e sposa sua cugina Yuka. Il capitolo finale mostra Kouta con sua figlia che aveva portato a giocare in quel luogo, e che gli racconta di aver fatto amicizia con due bambine: queste sarebbero le due rincarnazioni delle personalità di Lucy, ovvero la bambina dell’orfanotrofio e di Nyu.
Nel manga inoltre vengono spiegati al meglio alcuni elementi secondari alla storia, come la situazione del capo dell’organizzazione che tiene prigionieri e Diclonius, di suo figlio, e della figlia, legati ai Vettori e agli umani nati con le corna.
Giudizio: Il grande successo e le grandi critiche che ha avuto questo anime mi hanno spinto a guardarlo, nonostante mi bastasse la trama iniziale per capire che non si trattava di qualcosa tipicamente di mio interesse. Ma dopo averlo visto posso capire sia parte degli aspetti negativi che di quelli positivi elencati dai molti fan e haters della serie, perché Elfen Lied sembra ai miei occhi essere un miscuglio di buoni propositi e pessime riuscite.
Partiamo dell’elemento splatter: sangue, arti mozzati, persone mutilate o esplose, carneficine spesso mischiate a discutibili e a volte indecenti scene di nudo… devo dire è stato un mix davvero strano, non molto gradevole, soprattutto nei casi di violenza gratuita, ma posso immaginare che questo fosse anche uno degli intenti del manga; la violenza è gratuita, non serve un motivo per ammazzare la gente, e così come un umano si diverte con gli insetti anche una Diclonius può spazzare via ogni umano sul suo cammino senza rimorso.
La trama di base è superficiale, e viene compensata solo degli intrighi amorosi e psicologici che intercorrono tra i personaggi principali. Diciamolo, le caratterizzazioni dei protagonisti e dei loro subalterni sono pessimi e noiosi: poco specifici, bassi elementi descrittivi, ad eccezione di tutto quel “Nyu Nyuuuu” che forse può risultare carino a un giapponese, ma che per me è stata una piaga per le orecchie; tuttavia, per come vengono mostrate e certe azioni che compiono, assumono più spessore di quanto un frame possa mostrare.
Ad esempio: la ragazzina abbandonata con il suo cane e il terrore di vederlo morto da un momento all’altro; le tre personalità di Lucy e i suoi problemi sentimentali e di socializzazione, sempre in tensione tra un pace momentanea e uno scoppio di furibonda ira; la situazione delle due altre Diclonius, e dei loro problemi con il padre, con l’enfatizzazione di un rapporto di amore-odio, di chi non si sente accettato; poi i problemi di cuore tra la Kouta e sua cugina, che per lui prova un amore non corrisposto.
Una serie di situazioni al limite tra il tragicomico e lo psicotico, che alternano momenti di tensione a momenti di noia.
Mi trovo tuttavia ad ammettere che qualche nota positiva rimane al termine della serie, un fascino residuo simile a quello che avevo provato con anime come Wolf’s rain o Trigun, che ti fa quasi subito scordare le note negative o i buchi di trama a favore del contenuto generale. Il finale stesso ne è la prova, abbastanza buono nel suo insieme seppur diverso dal manga, al contempo triste e speranzoso, con quel senso di attesa che ti lascia la trottola che gira in Inception.
Tralasciando la parte introspettiva, agli occhi di uno spettatore qualsiasi questo anime non sarebbe altro che la rappresentazione di un mondo strano e perverso: un ragazzo che vive in un harem di minorenni, dove ogni occasione è buona per puntare su qualcosa di più spinto, o per fare progredire o retrocedere qualche relazione, alternato a periodi di violenza pura alla Rambo. Tuttavia, escludendo i primi due episodi incentrati esclusivamente sullo splatter, Elfen Lied offre comunque una buona storia, piacevole, che si sostiene sul desiderio di scoprire cosa accadrà a Lucy e alla sua relazione con il resto del gruppo
, per capire quale delle sue personalità sarà quella a prevalere.
.
Infine, se i disegni non sono molto curati (ma dipende anche dal periodo) e le ambientazioni sono fiacche o comunque discutibili, una buona nota di merito può essere data dall'OST e alla sigla iniziale in particolare, con la sua lirica profonda accostata a continui richiami al mondo dell’arte e al concetto di amore.
Concludendo, come mia personale opinione, posso dire che non è certamente il capolavoro che tutti descrivono, ma se anche Evangelion ha ricevuto certe lodi non vedo perché questo non possa averne. Ne consiglio comunque la visione agli amanti del genere sentimentale, e a chi vuole provare qualcosa di diverso dai soliti canoni presenti negli anime.