Katanagatari
Manga: 12 volumi
Anime: 12 episodi
Genere: fantasy, tragicomico, avventura.
VOTO ANIME: 6,5
Storia:
Katanagari, traducibile letteralmente come "storia di spade", racconta appunto la storia di un guerriero di nome Yasuri Shichika, ultimo erede della scuola Kyotōryū
L'anime è infatti ambientato nella famosa epoca Edo giapponese, a seguito di un periodo travagliato da scontri sanguinolenti, nei quali le varie fazioni avevano fatto di tutto per accaparrarsi le mille spade forgiate dal leggendario fabbro Shikizaki Kiki, in quanto in grado di cambiare le sorti della guerra: le ultime dodici infatti erano dotate di enormi capacità distruttive e di un insolito potere, in grado di ammaliare e corromperne i possessori, tanto che chiunque le avesse cercate e trovate era poi sparito tenendo l'arma per sé.
A Togame spetta l'arduo compito di ritrovarle, e questo sarà l'inizio della loro avventura attraverso varie regioni del Giappone, contro gli stessi possessori delle catane
Se penso a Katanagari penso principalmente ad una cosa: il viaggio.
Tutto l'anime si fonda sulla ricerca delle Katane per trasmettere una serie di informazioni allo spettatore: innanzitutto un viaggio attraverso il Giappone, dalle regioni nevose a quelle affacciate al mare, dall'entroterra rurale a quello più civilizzato, mostrando e mettendo spesso in contrasto antichi usi e costumi con tatti più moderni, non solo negli oggetti o nei paesaggi, ma anche nel linguaggio o nelle immagini.
In secondo luogo è un viaggio introspettivo per i due protagonisti, alla riscoperta ed evoluzione dei loro caratteri e sentimenti: Shichika passa dall'essere una vera e propria arma alle dipendenze di Togame, senza sentimenti, opinioni, compassione o quant'altro, ad avere proprie idee e convinzioni,
Oltre a questi punti di forza ci sono altri elementi ricorrenti: un'ironia diffusa corredata spesso da scene imbarazzanti/sensuali alla maniera giapponese e da giochi di parole, una serie di regole che il protagonista deve rispettare (tra le quali la più importante è certamente non spezzare le katane che stanno cercando), una storia ben delineata, delle immagini altrettanto delineate e una buona colonna sonora.
Tuttavia ci sono anche vari aspetti negativi, che sottraggono forza e spessore a questo anime: per prima cosa le battaglie sono ridotte all'osso, il che non è di per se un male, ma la parte dell'episodio legata agli aspetti dei dialoghi e dei pensieri è spesso troppo lunga, e a volte risulta persino noiosa, e certamente se ne può contestare l'eccessiva lentezza.
Infine, per quanto i personaggi siano delineati, hanno spesso parti troppo brevi, a volte così sfuggenti che quasi non ce se ne ricorda. Ad esempio se i possessori delle katane hanno in genere una storia completa, con l'episodio praticamente dedicato a loro, I capi del clan maniwa (che hanno altrettanto fascino) finiscono per avere un ruolo quasi marginale e morire o essere sconfitti quasi senza senso, tanto da finire per provare compassione per loro.
Ecco... forse le morti quasi senza uno scopo sono la parte più triste di questo anime.
Per concludere, dal mio punto di vista questo anime non è che una lunga attesa, nella quale i personaggi vengono delineati prima della preannunciata sfida finale, con l'ultimo episodio che da solo vale il prezzo dell'intero anime,
in parole povere: se superate la noia dell'attesa del finale vale la pena guardarlo