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Evolution of a track maker - Gli inizi
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Messaggio Evolution of a track maker - Gli inizi 
 
Salve a tutti gli appassionati di piste custom, ARMisti e non.

Ho deciso di redigere per il nostro magazine ufficiale una serie di articoli riguardanti il sottoscritto e le piste. Vi dico subito che questi articoli non dovranno essere interpretati come dei veri e propri tutorial, ma più come un’analisi dell’evoluzione del mio stile di track maker, con il quale spero di appassionare ancora di più il pubblico per quanto concerne la creazione di piste originali, e magari avvicinare qualche novizio a quella che si può definire senza dubbio un’arte (come sono pomposo ).

Ma veniamo subito al dunque

In questa prima puntata, vado a presentarvi quello che rappresenta, per me, la prima pietra miliare del mio lungo cammino in questo genere di cose. Non recensirò nessuna pista realizzata esclusivamente con il track editor, ne repaint di queste, in quanto quel genere di creazioni non richiede nessuna abilità particolare, sebbene sia innegabile che possano apparire davvero belle e indubbiamente rappresentano un ottimo punto di partenza per tutti i TM (Track Maker) in erba. Tuttavia NON le considero dei grandi risultati, in quanto per ottenere dei miglioramenti significativi bisogna sempre spingersi oltre ai propri limiti.

La pista di cui sopra, è ovviamente FORMULA SHORTRACK.



Questa fu la mia PRIMA pista in assoluto, realizzata con una tecnica rozza e poco precisa, tecnica che fondamentalmente copiai da una vecchia pista dal nome New York GP.

Come si può chiaramente notare da una prima visione di insieme, questa pista non è altro che un tracciato realizzato ed esportato con il Track Editor (d’ora in avanti TE), con un pavimento rialzato rispetto alla norma.

Questo effetto lo ottenni nel più stupido dei modi, semplicemente inserendo nella pista un’istanza di un muro piatto e bidimensionale, posizionato come pavimentazione ulteriore, sopraelevata rispetto al pavimento del TE. Come molti smanettoni sicuramente avranno notato, scendendo con la telecamera sotto al livello del “finto” pavimento, si possono notare benissimo tutti i pezzi LEGO.

Ovviamente questa tecnica di realizzazione lascia spazio ad innumerevoli bug. Basti pensare che riposizionando l’auto, ci si verrebbe a ritrovare “sotto” la pista (tutta la parte di IA del percorso è stata lasciata immutata), ovvero al livello originale del percorso realizzato mediante TE.

Un'altra personalizzazione fu la skybox, questo lavoro rappresenta il mio primo tentativo di creare una pista situata a cielo aperto… è evidente come questo mio tentativo sia stato decisamente impreciso, in quanto sono chiaramente visibili ancora le luci sul soffitto inserite dal trackeditor… su un cielo sereno!!!

Questa modifica fu eseguita con il BRUTALE metodo di sostituire il file .fob, ovverosia il file contenente tutti gli OBJECTS di un tracciato, con quello di una pista originale del gioco, in questo caso si tratta chiaramente di Toys in The Hood 1. Questo ha portato alla comparsa, oltre alla skybox, anche di tutti gli oggetti utilizzati dalla pista originale, nella STESSA DISPOSIZIONE dell’originale…

Aggiungiamo alcune instances decisamente discutibili e un paio di tribune per impedire di vedere gli obrobri sullo sfondo…


… e la pista è servita!!



Formula Shortrack fu creata per essere successivamente inclusa nel mio primo grande lavoro, il Formula 00 Mod, come “guest track”, insieme alla sua sorella maggiore Formula LongTrack. Questa pista, come la sorellina, venne costruita usando il medesimo trucco. Tuttavia il risultato fu decisamente PESSIMO, peggiore anche della versione short, in quanto per via la natura “Double” della pista dovetti utilizzare più di un pezzo per la pavimentazione. Questo problema, unito alla scarsa conoscenza del Make It Good (d’ora in avanti MIG) che avevo a quei tempi, produsse una serie di spiacevoli dislivelli in corrispondenza delle giunture delle varie “mattonelle”. Inoltre alcuni objects ereditati forzatamente da Toys in the hood (per via della skybox) finirono spiacevolmente in mezzo alla carreggiata… Insomma, fu una vera ciofeca di pista per questo motivo non venne più presa in considerazione per i miei successivi lavori (oltre al F00 mod).

Bene! Per questa prima puntata è tutto! Vi do appuntamento al prossimo numero di “Evolution of a track maker”.
 



 
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Messaggio Re: Evolution of a track maker - Gli inizi 
 
Di sicuro io sarò tra i novelli che proveranno a diventare un trackmaker, anche se la strada sarà parecchio lunga! è un mondo che mi ha sempre affascinato, speriamo che mi dia anche delle belle soddisfazioni!  
 




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