by TheFactor82, Lo Scassatore & FBV-86
Un buon Revoltiano (o Revoltista, o Revoltfan, scegliete pure il nome che preferite) non può non apprezzare anche tutto quello che riguarda i motori, quelli veri, quelli che fanno casino e lasciano dietro quel profumo (per le ragazze di solito è puzza) di benzina bruciata.
E allora perchè non sfruttare questa "rivista" per raccontarvi (e farvi vedere) le due giornate che abbiamo passato nel mitico Autodromo di Monza?
Andiamo in ordine cronologico: Domenica 7 ottobre. Fa freschino ma non troppo. Mi incontro con i miei colleghi di lavoro verso le 8.00 a Torino, e un'allegra carovana di auto parte alla volta di Monza (l'occasione è buona anche per sfoggiare la mia
L'arrivo al circuito è stato difficilissimo. A mezzogiorno siamo ancora in coda. All'una saliamo sulla tribuna davanti al rettilineo d'arrivo (rinunciando a parcheggiare la macchina nel parcheggio interno riservato Alfa Romeo, nel quale avevo permesso di entrare con un pass espressamente riservato per me). La trasformazione in piccolo giapponese con macchina fotografica a tracolla è stata rapida: in due mnuti cominciavo già a scattare foto a Ferrari, Porsche e Viper che sfrecciavano veloci davanti a noi.
La gara però era agli sgoccioli, così abbiamo deciso di spostarci, percorrendo la tribuna centrale e passando davanti alla corsia box, verso la prima variante del circuito. Nel frattempo si cercava anche un posto dove comprare qualche cosa da mangiare,
Rinunciando quindi al pranzo, mi sono diretto verso la Variante Ascari (essendo dal lato opposto alla Prima Variante raggiungerla è facilissimo e in qualche minuto ero già lì. Speravo di poter vedere da lì la gara della Formula Gt, visto che l'Alfa 147 Cup ormai me l'ero persa...
Dopo qualche istante di attesa, finalmente, entra sul circuito il pilota più atteso. Alessandro Zanardi fa un giro di pista lentissimo, salutando tutti i tifosi.
Per il WTCC di Monza ero riuscito ad ottenere alcuni biglietti omaggio per la giornata di domenica 7 ottobre.
Il suddetto giorno ci ritroviamo verso le 10.30 di mattina mio fratello, un paio di amici ed io davanti a casa (la mia) e partiamo in auto alla volta dell'autodromo. Eravamo partiti con un po' di anticipo per poter arrivare in tempo per la gara 1 del Wtcc e vedere di conseguenza tutti gli altri eventi, ma arrivati nei dintorni dell'autodromo ci troviamo di fronte una coda chilometrica che sembra non finire più. Dopo aver aspettato per tre quarti d'ora in coda decidiamo di parcheggiare l'auto e proseguire a piedi. Dopo mezz'ora di cammino nel traffico monzese arriviamo finalmente davanti all'entrata. Lì il nostro "autista" ci lascia per via di impegni più importanti e proseguiamo da soli.
Finalmente riusciamo a prendere posto nella tribuna di fronte al rettilineo del traguardo e guardando l'orologio constato di essermi bruciato la gara 1 del Wtcce la gara delle Alfa, ma siamo appena in tempo per la partenza della Open Gt.
La corsa parte, e noi ci accomodiamo, alcuni di noi si abbuffano con il pranzo, rigorosamente al sacco (non avevamo neanche fatto colazione), mentre scattiamo foto a raffica. Della gara nessuno di noi ha capito molto perchè da dove stavamo si vedevano solo una marea di auto che passavano sfrecciando a velocità folle (e facendo un casino bestiale, rimpiangevamo molto di non avere i tappi per le orecchie), ma ci siamo divertiti lo stesso.
Alla fine della gara ci siamo mossi dalla tribuna e abbiamo fatto un giro nei paddock, affollatissimi di gente e di bei bolidi di importazione con cui ci siamo rifatti gli occhi (ma anche con le belle ragazze che stavano sopra il cofano). Dopo aver girovagato un po' per l'autodromo e visto anche qualche tizio che andava tranquillamente in bici nel vecchio ovale di Monza (credo sia vietatissimo), ci sediamo in una tribuna all'imbocco della parabolica per assistere alla gara di Formula Master. Queste auto fanno meno casino dell'Open Gt (forse anche perchè eravamo in un punto più lento del circuito) e sembrano quasi degli autoscontro. Al primo giro vediamo una marea di auto che arriva di gran carriera all'ingresso in curva, senza minimente preoccuparsi di fare ruota contro ruota pur di guadagnare qualche posizione, uno stile di guida molto diverso da quello calmo e razionale (in senso figurato) della Open Gt. Verso la fine della gara iniziamo a riguadagnare l'uscita, in quanto comincia a farsi sera e non possiamo tornare a casa troppo tardi. Così, dopo una robusta spedizione alla toilette, iniziamo ad incamminarci verso il paddock, e dopo aver visitato i vecchi depositi di gomme sotto alla parabolica del vecchio ovale a caccia di souvenir e dopo aver girovagato nuovamente per mezzo autodromo (con buona esasperazione dei miei compagni), riguadagnamo l'uscita. Mentre usciamo vedo le auto del Wtcc sfilare sul rettilineo dei box per la gara 2 (l'evento principale della giornata non sono riuscito a vederlo...).
Comunque la giornata è stata molto bella, un modo per spezzare il solito tran tran di ogni domenica. Ed ora è mio compito passare la parola al buon Fbv-86.
Secondo regolamento l'evento prende parte durante le ultime settimane di Novembre e si snoda in tre giornate: prove libere, prima giornata di gare e seconda giornata, le quali quest'anno, corrispondevano ai giorni di venerdì 23, sabato 24 e domenica 25.
La mattina di quel Sabato 24 Novembre mi risvegliai con delicatezza, quasi come un 4 cilindri in linea da 330 cv, e mi avviai alla fermata dell'autobus con il mio fido pranzo al sacco, lì mi attendeva un autobus un poco strano: sembravapiù la Touran turbodiesel di mio padre, e il clima era tipicamente novembresco: cielo grigio, venticello, piovino fine fine e tanti altri piccoli dettagli che spesso ci fanno andare al rallentatore...
Inoltre vi era lo stand rappresentante la nuova Mini Z 4WD della Kyosho (immaginate Duke2000 che sbava) ed altri stand di cui spiacevolmente non ho foto. Attraversati i paddock ed il sottopasso si arriva alla tribuna del rettilineo principale, non proprio il posto più entusiasmante nel quale prendere posto. Tuttavia le barriere delimitatrici sono state posizionate proprio sotto la tribuna affianco a quella centrale, formando un trio di varianti e un doppio tornante, rendendo il passaggio delle varie Lancer, Impreza, Clio, C2, Fabia e 207 davvero entusiasmante: sfiammate in rilascio garantite.
Erano presenti 4 classi di vetture, che affrontavano le stesse prove speciali nel seguente ordine: le super 2000, per lo più costituite da Mitsubishi Lancer Gruppo N e un paio di Subaru Impreza gruppo N, le super 1600, classe nella quale spadroneggiavano le arroganti Clio Gr.N, le esordienti 207, un paio di Punto turbodiesel ed una solitaria Citroen C2, le "divine" WRC, e qui non c'è bisogno di spiegazioni, o meglio, nella classe WRC ha dominato nel 2004-2005 Dino Capello con la Skoda Fabia, e dal 2006 sta spopolando Valentino Rossi con la Ford Focus (si, pare che "il Dottore" si stia interessando alle WRC, e che vada anche alla grande), nella medesima classe possiamo trovare anche Luca Cassol (noto come Capitan Ventosa in Striscia la notizia) su Subaru Impreza, ed altri personaggi suPeugeot 206 e 407 WRC e Fiat Punto WRC.
Per finire, la classe GT. Con l'asfalto umido queste auto erano sempre di traverso, in mezzo alle Porsche Cayman e GT3 e alle Lotus Exige e ad una Ferrari F430 si dimenava, confinato in ultima posizione, un certo Graziano Rossi (padre di Vale) su una Maserati GranSport.
13.10: pausa pranzo, il fido pranzo al sacco consisteva in un paio di cracker... Evidentemente la differenza tra me e il Wile Coyote è troppo sottile: il giorno prima mi ero dimenticato di mettere i panini nello zaino oltre ai cracker, quindi dovetti ripiegare sul bar a fianco della tribuna principale, e su un bel panino con la cotoletta.
Nel pomeriggio feci giusto in tempo a perdermi lo show di Jean Ragnotti con la Renault R5 Turbo, (non la R6 Turbo di Re-Volt, badate bene) dato che mi trovavo nei paddock a scattare qualche foto indiscreta alle auto in riparazione e in uscita, quello fu il momento in cui appresi la notizia del decesso di Colin McRae, che se i fan della Formula 1 mi possono perdonare la definizione, Colin McRae era lo Schumi dei Rally.
Un enorme foto di McRae pendeva dal retro della Tribuna Vip e poteva essere ammirato in tutta la sua maestosità. Un rispettoso saluto.
Il piovino intanto si faceva leggermente più insistente e alle 17.30 il sole era quasi sprofondato sotto l'orizzonte... Cominciava a fare decisamente freddo e purtroppo la batteria della mia macchina fotografica ha esalato il suo ultimo respiro poco prima di poter girare qualche spettacolare video in notturna.
Tuttavia il buon FBV può proporvi qualche link relativo a filmati in notturna girati da terzi:
Video personale
YouTube Link
Video in notturna
YouTube Link
Spero caldamente di trovare una batteria di riserva per la mia fotocamera entro il prossimo evento da recensire. Magari visto che siamo sotto le feste, potrei farmi un regalino natalizio, non credete?
Buon natale a voi cari lettori, e i botti lasciateli fare ai tubi di scarico delle Clio!